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Cenni di coltivazioni agrarie tropicali

Nei paesi a clima tropicale e sub tropicale sono da sempre coltivate alcune specie arboree ed alcune erbacee, queste coltivazioni sono state riscoperte negli ultimi anni anche nel nostro mercato in virtù di alcune proprietà utili alla salute. Dall'altro lato alcune colture storiche per le regioni del sud Italia hanno subito una crisi del mercato, anche per la concorrenza con altri paesi, dove le operazioni di coltivazione e raccolta costano meno, ha reso alcune colture non più remunerative. Ad esempio la coltivazione di alcuni agrumi non è più remunerativa. Altre coltivazioni permangono vantaggiose, spuntando buoni prezzi di mercato, quali ad esempio l'olivo da olio e coltivazioni minori per quantità quali mandorlo, uva da tavola, pistacchio, carrubo, melograno. A causa del deprezzamento di alcuni frutti coltivati nelle regioni italiane più calde, del cambio nei gusti dei consumatori, della concorrenza di alcuni paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dei problemi fitopatologici di alcune piante (ad esempio Xylella per Olivo, ma la stessa malattia è in grado di infettare anche altre piante da frutto), possono risultare interessanti alcune coltivazioni agrarie tropicali e sub tropicali. Quelle attualmente di maggiore interesse per la coltivazione in Italia sono: Arachide, Manioca, Anona, Papaya, Mango, Avocado, Guava.

Le prime due sono specie erbacee, le seguenti piante arboree.

L'arachide (Arachis hypogaea, Cacahuete, Amenduin, Peanut) è una Fabacea (Leguminosae) coltivata in pieno campo, al pari di altre Leguminose da granella quali Pisello, Lenticchia, Fagiolo, Soia.

E' originaria del Sud America e diffusa in tutto il mondo. Dal punto di vista delle esigenze termiche può essere considerata una coltura di climi sub tropicali. E' pianta annuale, di aspetto cespuglioso ed altezza 60 cm. Possiede una biologia fiorale particolare con fecondazione esterna ma la maturazione del frutto avviene sotto terra, con esigenze elevate per le caratteristiche del suolo, questo deve consentire l'interramento del peduncolo fiorale. Dalla semina alla raccolta servono da 100 a 150 giorni, con temperatura minima per fioritura e maturazione di 23 °C.

Altri fattori colturali riguardano la densità di piantagione (10 piante/mq), 50 Kg/ha di seme necessario per la piantagione, raccolta meccanizzabile, ottenimento fino a 3 t/ha di legumi con contenuto del 40-45% di olio. L'arachide è coltura miglioratrice dei suoli.

Altra coltura erbacea interessante è la Manioca (Manihot esculenta, Manioca, Mandioca, Tapioca, Yuca), pianta della famiglia Euphorbiaceae, con radice tuberiforme ricca in amido, utilizzabile in cucina anche come farina.

La pianta può produrre fino a 9t/ha di tuberi, arriva ad un'altezza di 2-3 metri, ha elevate esigenze in potassio, si propaga per talea di ramo, a 10 °C arresta la crescita e le principali fasi fenologiche necessitano di temperature da 22 a 35 °C.

Le coltivazioni prevedono distanze di piantagione di 1x1 metro, ed il ciclo di coltivazione dura 10 mesi.

Per ciò che riguarda le coltivazioni arboree più interessanti per la coltivazione in Italia possono essere prese in considerazione Anona, Papaya, Mango, Avocado, Guava.

La Papaya (Carica papaya) è pianta a sviluppo contenuto, originaria del centro America, la propagazione avviene da seme o per innesto. Il frutto è una bacca, spunta elevati prezzi di mercato, può pesare fino a 5 Kg. La pianta ha elevate esigenze termiche, superiori alle altre specie prese in considerazione. Le coltivazioni prevedono distanze di piantagione di 2x3 metri ed una resa di 30-40 t/ha.

Altra specie interessante è il Mango (Mangifera indica), può essere coltivato fino a climi sub tropicali (Sud Africa e Sicilia). La pianta è soggetta ad alternanza di produzione, per ovviare alle difficoltà di raccolta (la pianta cresce fino a 30 metri di altezza) si utilizzano portinnesti nanizzanti, con distanze di impianto di 5x5 metri. Il frutto ha difficoltà di conservazione, ma mantiene un prezzo di mercato elevato nei paesi occidentali. Per dare un'idea delle esigenze termiche della specie serve una temperatura di 24-27°C dalla fase di fioritura a quella di maturazione dei frutti, temperature vicino allo zero danneggiano le piante. Forse la specie arborea che sta destando maggiori attenzioni negli ultimi anni è l'avocado (Persea americana, Ahuacatl), pianta originaria del centro America.

Il frutto è molto richiesto dal mercato a causa delle sue proprietà e contenuti in vitamine, minerali antiossidanti. Per ciò che riguarda le esigenze termiche si può considerare la zona di coltivazione del limone quella più fredda per avocado, oltre la quale non è più possibile coltivarla. Le fasi fenologiche a maggiore richiesta termica sono la fioritura, l'allegagione e la maturazione dei frutti, queste fasi necessitano di temperature minime notturne di 15 gradi e diurne di almeno 24. Avocado è propagato per innesto (spacco laterale, triangolo). Le distanze di impianto nei frutteti sono di 5x5 metri, con densità di 400 piante/ha, e produzioni fino a 100 q.li/ha. La pianta mostra suscettibilità a due malattie: una Phytophtora (Malattia fungina del colletto) ed una virosi (si usa la prevenzione con disinfezione degli attrezzi di potatura, acquisto di piante esenti, lotta contro gli insetti vettori).

Le ultime due piante arboree tropicali coltivabili in Italia sono Anona e Guava.

Anona è una pianta arborea di modeste dimensioni (Annona cherimola ed altre specie, chiamata Coracao de buey) originaria dell'America meridionale, con un frutto buonissimo.

La specie si propaga per innesto a marza, il frutto ha difficoltà di conservazione e spunta prezzi di mercato simili quelli del mango.

L'ultima specie degna di interesse per la coltivazione è Guava (Psidium guajava, fam Mirtaceae, Xalxocotl) piccolo albero o arbusto con frutto di colore giallo e polpa dal giallo, all'arancio al rosso a seconda della varietà.

La pianta può essere coltivata fino al limite del 38° parallelo, nella zona del limone.

Pianta tradizionalmente propagata per margotta aerea e seme (con elevata variabilità), nella moderna frutticoltura per talea o innesto.

Le distanze di impianto per il frutteto sono 5x4 metri o 6x3 metri, pianta che necessita di irrigazione di soccorso.

Frutti che maturano nel sud Italia al mese di ottobre.

Dr. Luciano Riva








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