L'Oziorinco - Un ospite indesiderato nei vivai e nei giardini
In queste ultime stagioni le temperature invernali, favorevoli, hanno portato ad un aumento di oziorinco nei vivai e nei giardini. La presenza di adulti e di larve è aumentata con conseguente danno alle piante (foglie con evidenti segni, tipici dell’alimentazione dell’adulto e la rosura del colletto da parte delle larve con possibile morte della pianta, soprattutto nei vivai e in piante in vaso). E' “normale” trovare larve attive e vitali all'interno di vasi, nei tunnel, e in certi casi anche adulti. Il clima e le tipologie colturali (monocultura) hanno portato ad un aumento della sua presenza. Questo insetto è generalmente l’Otiorhynchus sulcatus (Fabricius, 1775) un coleottero della famiglia dei Curculionidi. L'adulto è lungo 8−10 mm ed ha il tipico capo allungato a forma di rostro dei curculionidi, antenne evidenti. La superficie del corpo, di solito nerastra, è ricoperta da una fine pubescenza giallognola. La durezza dello “scheletro” dà indicazioni dell’età dell’adulto.
Si ricorda che:
L’Adulto.
• Quasi sempre una femmina, rari i maschi.
• Deposita uova alla base della pianta.
• Può fare 1000 m al giorno!
• Sono vitali al massimo per 100 gg, dipende dalla temperatura.
• Deve magiare per 21/28 gg prima di fare le uova.
• Produce uova per circa 1 o 2 mesi. Studi hanno evidenziato la possibilità di fare anche 1200 uova per femmina in condizioni ideali. Mediamente si hanno 200/400 uova per femmina.
• Sono patogenetici ovvero le femmine non hanno bisogno di accoppiarsi per produrre uova, gli adulti possono essere geneticamente uguali alla madre (possibili fenomeni di resistenza).
La larva.
• Compare dopo 10- 25 gg. Vivono per 6 mesi.
• La Pupa 20 gg.
• La temperatura ha una grossa influenza sul la loro diffusione, vitalità, capacità riproduttive. • Studi fatti indicano come sopra i 30°C il numero di uova cala significativamente, ma a 10°C possono essere già 200 per femmina.
• La temperatura ideale è attorno a 20°.
Lotta
Innumerevoli sono i metodi di lotta. Sia chimici che biologici, differenziati, a volte, se si tratta di adulto o di larva.
Prodotti disponibili:
1. Funghi: Metarhizium anisoplie (larva) o Bouveria bassiana (larva ed adulto).
2. Nematodi: Steinernema e Heterorhabditis spp.(larva).
3. Chimici: granulare, liquido, capsulato - lenta cessione - (larva e adulto).
1. Il Fungo antagonista è presente in due tipologie da mescolare al terriccio base su base organica o da distribuire liquido al vaso nella concentrazione indicata. In questi ultimi valutare bene la concentrazione del fungo. La sua azione inizia a 15°C e prosegue al meglio fino a 30° (temperatura nel vaso/ ambiente) sopra e sotto tali temperature si “ferma”. Per il fungo messo nel terriccio, l’umidità del substrato è importante per farlo vivere. La spora del fungo si attacca alla larva, che gli si avvicina, e inizia a sporificare aggredendo la larva o l’adulto. (foto 1)
2. I Nematodi si distribuiscono al vaso tramite irrigazione nelle dosi indicate vaso o mq. Agiscono in 48 ore nell’ospite, non agisce sotto 3°C e sopra 30°C, ottimale 12/28°C, Steinernema kraussei resiste a 5°. Bisogna usare pompe con pressione sotto 20 bar e filtri con meno di 0,3 mm di maglia. Anche in questo caso il contenuto idrico del terriccio deve essere ottimale, umido, non saturo, per almeno 4 settimane dall’ applicazione. I nematodi “anguillete” di alcuni decimo di mm devono potere nuotare nel fluido per “andare a caccia” delle larve. (foto 2)
3. I prodotti chimici: si hanno a disposizione prodotti capsulati a lenta cessione che vengono mescolati nel terriccio nelle dosi indicate, i principali sono a base di Imidacloprid o Thiacloprid. Gli Insetticida liquidi o granulare dati al vaso sono vari e secondo autorizzazioni utilizzabili.
• Il prodotto chimico capsulato a lenta cessione dura, in caso di alte temperature circa 6/9 mesi, agisce da circa 2 settimane dopo l’immissione nel terreno. La temperatura condiziona il rilascio. Non sempre copre un anno.
• Insetticida chimico granulare (se contemplato nell’etichetta) è messo sulla superficie del vaso. Attualmente i prodotti presenti sul mercato durano non più di 40 gg.
• Insetticida chimico liquido al vaso. Un “lavaggio” / immersione, presenta difficoltà operative rilevanti oltre a quantità utilizzate importanti.
Si ricorda che questi fattori possono aumentare la presenza dell’insetto in vivaio e nei giardini:
• Piante ricoltivate in vivaio, in queste o si è esaurito il prodotto messo nel terreno. Le parti dei vivai “abbandonate” o con meno manutenzione, perché non commercialmente importanti, sono sede di ogni tipo di malattia/insetto che in esse si insedia e prolifera indisturbato.
• Vicinanza di boschi o aree incolte dove i parassiti trovano protezione.
• Scarti di potatura o piante morte accumulate e non eliminate (foto 3)
• Anche se non vi sono “mangiate” sulle foglie, l’insetto può essere presente.
• Nei giardini la sua presenza è sopportabile, generalmente più che altro un danno estetico sulle foglie difficilmente riesce a “uccidere” una pianta adulta.
Dr. Fabrizio Buttè